L'esercizio dell'umiltà
- Secondo l'abate Isaia: «l'esercizio dell'umiltà è il silenzio..., la subordinazione..., non contraddire i superiori, odiare il riposo, darsi al lavoro, essere vigilante». ABATE ISAIA, Or. 20 De umilitate, PG 40,1157 A.
- L'umiltà impedisce all'uomo giusto di attribuirsi i doni di Dìo. Cf. BASILIO, Hom. 20, 3-4; PG 31, 529-533.
- Evagrio afferma che l'umiltà per il contemplativo consiste, soprattutto, nel non dimenticare che tutto il merito della sua vittoria sui nemici, spetta alla grazia dì Dio. Cf. I. HAUSHERR, Les leson d'un conteplatif, Paris 1969, 132.
- Soprattutto, questa virtù diventa per il monaco il rimedio universale che, a detta di Antonio il Grande, ci fa evitare «tutte le reti del nemico tese sulla terra» Afoftegmi, Antonio 7; PG 65, 77 B, Vita di Antonio, 225